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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Dio è morto?

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  "Dio è morto" tuonava Friedrich Nietzsche, per indicare la decadenza del mondo occidentale.  Ebbene nessuno è stato più profeta di lui!  Oggi vediamo che i valori dell'occidente, figli della cultura greca e latina, metabolizzati e trasmessi anche dal cristianesimo vengono uccisi da finte libertà, che forse servono per distrarre dall'omicidio che si sta compiendo in danno delle conquiste democratiche (si vuole arrivare a un governo mondiale di matrice oligarchica/dittatoriale?) e sociali, con scientifico smantellamento del welfare che va a colpire in particolar modo: 1) il diritto ad adeguate retribuzioni. Oggi assistiamo al fatto che sopratutto le fasce più giovani lavorano per retribuzioni da fame, senza avere la certezza che una volta diventate anziane potranno usufruire di una pensione. A tale fenomeno non sono estranee le possenti iniezioni di cittadini stranieri, che lavorando per miseri stipendi, vanno ad omogeneizzare verso il basso tutte le retribuzioni; 2) ...

Il coraggio di Maureen Kearney

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     Sta circolando nelle sale cinematografiche il film "La verità secondo Maureen K." (titolo originale "La Syndacaliste"), diretto da Jean-Paul Salomé, recitato magistralmente dall'attrice protagonista Isabelle Huppert.       La pellicola narra la storia vera, accaduta poco più di dieci anni or sono, di una sindacalista di origini irlandesi, appartenente alla società Areva, la prima compagnia francese produttrice di energia nucleare, che scopre un accordo segreto, patrocinato dal Governo francese, con la complicità dei partiti d'opposizione, tra le società di Stato energetiche francese EDF e cinese GCNPC per la svendita di Areva in mano asiatica, con il conseguente rischio di perdita del posto di lavoro per 50.000 dipendenti.       La donna coraggiosa subisce continue intimidazioni fino a subire un'aggressione, per la quale viene addirittura accusata di una messa in scena dagli inquirenti francesi. Non va raccontato l'esito del...

Chi firmò il Trattato di Maastricht e le sue conseguenze (nefaste) sull'Italia

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Maastricht            La parte formale del Trattato portava dodici firme di capi di Stato europei e ben sei erano di Re, Regine e un Granduca, quello del Lussemburgo. Pochi ci fanno caso ma in Europa ci sono ancora ben cinque monarchie. Per l’Italia la firma era quella di Cossiga, allora ancora Presidente della Repubblica.       La parte politica/attuativa del Trattato era stata invece firmata dal ministro dell’Economia Guido Carli, ultraliberista e sostenitore del “vincolo esterno” e dal ministro degli Esteri De Michelis.        Dal cilindro del dopo elezioni dell’aprile 1992, sbucò fuori Giuliano Amato e in autunno venne varata la prima Legge Finanziaria “lacrime e sangue”, e lo fu proprio all’insegna del rispetto dei parametri di Maastricht: rapporto deficit/PIL al 3%, rapporto debito/PIL al 60%.       Venivano fissati alcuni paletti , i “parametri” senza alcun riferimento all’econ...

1992, l' inizio del Reset italiano

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I partecipanti al Trattato di Maastricht                 Due date segnano il Paese e mettono definitivamente in soffitta la "democrazia":      il 1981, anno del cosiddetto "divorzio" tra il Ministero del Tesoro e la Banca d'Italia; il 1992, anno che consegna il controllo del Paese al potere finanziario.       Poi con l'operazione Mani Pulite, il potere giudiziario estromette un'intera classe politica e con essa il potere dello Stato.      La firma del Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 imprigiona l'Italia al vincolo esterno di bilancio (potere finanziario- Commissione UE).       L'incontro sul panfilo Britannia, con Draghi gran cerimoniere, sancisce la privatizzazione e la svendita dell'Italia.       L'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte determina l'accordo fra i tre poteri criminali: politico, finanzia...

La portaerei USA a Trieste

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Trieste, domenica 17 settembre 2023 la Sezione di Ancora Italia di Trieste, parte di Insieme Liberi, era presente al "benvenuto" alla portaerei USA Gerald Ford. In Piazza della Borsa  In Piazza dell'Unità d'Italia  Sul Molo Audace 

Corso di lingua russa

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     Tra le attività proposte dall’Associazione Culturale Le Pecore Nere di Trieste segnaliamo l’avvio di un corso di lingua russa distinto in tre livelli: base, intermedio e avanzato .      Le lezioni, tenute da una docente universitaria, avranno la durata di un’ora e mezza ciascuna e si svolgeranno con cadenza settimanale da ottobre a maggio (presso la sede dell’Associazione in via Rossetti, 20/b) in una giornata da definire.        Giovedì 21/9/2023 alle ore 17.30 si terrà in sede un incontro con gli interessati allo scopo di illustrare l’offerta formativa ed altri dettagli e di stabilire, per quanto possibile, di comune accordo giornata e orario.      Per informazioni: ass.culturalelepecorenere@gmail.com – cell. 389/2086691 (Sig. Fabio, ore serali).

Sarkozy ammette di aver ordito un colpo di Stato finanziario in Italia nel 2011

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     Nel suo libro intitolato “ Le temps des combats ” Sarkozy conferma che la caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011 è stata orchestrata dall’asse franco-tedesco per imporre l’austerità all’Italia attraverso l’uso di strumenti finanziari, in particolare la leva dello spread e la crisi del debito pubblico, con lo scopo di introdurre anche il pareggio di bilancio in Costituzione.      Secondo quanto affermato da Sarkozy, la caduta del Governo Berlusconi è stata in effetti " un colpo di Stato finanziario mascherato ", messo in atto con l’apparente necessità di evitare un presunto fallimento. L'obiettivo era destituire un governo democraticamente eletto e sostituirlo con un governo tecnico. Questa strategia è stata attuata in parallelo anche in Grecia, con le dimissioni del primo ministro socialista Giorgos Papandreu.    Monti, Draghi e Berlusconi       L'ex presidente francese spiega che fu proprio l’azione del...

Ieri...

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     Negli anni 60, quando frequentavo le scuole elementari, non c'era internet, non c'erano cellulari, la TV aveva solo due canali, c'era una macchina per famiglia, il papà si chiamava papà e la mamma si chiamava mamma (non genitore 1 e 2) e quando dovevi fare una ricerca a casa su qualche argomento assegnato dalla maestra, che era una sola, andavi in biblioteca o, se eri fortunato e avevi un'enciclopedia a casa, attingevi le poche informazioni reperibili da essa.     I vaccini pediatrici erano pochi, il morbillo, la varicella, la rosolia e le altre malattie esantematiche erano la normalità e dopo ogni guarigione ne venivamo fuori più forti e più alti di un paio di centimetri.       Ora, le nuove generazioni hanno a disposizione mezzi e strumenti che la mia generazione nemmeno si sognava. Ora tecnologia e medicalizzazione spinta di ogni fase dell'età evolutiva stanno creando generazioni appiattite, incapaci di opporsi e di comprend...

3 settembre 1943, la firma della resa a Cassibile

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       Cassibile non vorrebbe essere ricordata né per il pluriomicida e serial killer Giuseppe Raeli e men che meno per essere stato il luogo dove il 3 settembre 1943 sotto una tenda, in gran segreto e con fare da “briganti”, il generale Giuseppe Castellano emissario di Pietro Badoglio e i generali alleati, lo statunitense Walter Bedell Smith e l’inglese Harold Alexander, firmarono la resa incondizionata dell’Italia alle potenze alleate nella seconda guerra mondiale. Ma la storia non ammette preferenze e Cassibile, che pure era già stata eletta a luogo di pace quando, quattrocento anni prima di Cristo il generale ateniese Demostene proprio lì a Cassibile dovette arrendersi alla Città di Siracusa, riporta alla mente ora e sempre la tragicomica e straziante vicenda della capitolazione senza onore dell’Italia dinanzi ad un nemico che faticava a comprendere i motivi della segretezza voluta dal governo italiano per quella resa incondizionata.       Tut...

In difesa della Laguna di Marano

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     Allo scorso 1. settembre 2023 la Giunta Regionale del Friuli - Venezia Giulia si è schierata contro il progetto dell'installazione dell'acciaieria nella Laguna di Marano, alla foce del torrente Aussa-Corno, dichiarando di prediligere altri tipi di investimento per il territorio.      Il Governo Meloni, però, potrebbe opporsi a questa decisione.  L' impianto industriale, promosso dalla Danieli Spa e dalla Metinvest, infatti, minerebbe il già fragile ecosistema, con pesanti perdite anche sugli allevamenti ittici, sull'agricoltura e sul rinascente turismo di Grado e Lignano.       E' una vittoria anche di Ancora Italia, anche come parte di Insieme Liberi, che, con i suoi militanti della Bassa Friulana, ha contribuito a fermare questo scempio con una petizione di ben oltre 24000 firme.    3 settembre 2023    Franco Manzin