Sarkozy ammette di aver ordito un colpo di Stato finanziario in Italia nel 2011
Nel suo libro intitolato “Le temps des combats ” Sarkozy conferma che la caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011 è stata orchestrata dall’asse franco-tedesco per imporre l’austerità all’Italia attraverso l’uso di strumenti finanziari, in particolare la leva dello spread e la crisi del debito pubblico, con lo scopo di introdurre anche il pareggio di bilancio in Costituzione.
Secondo quanto affermato da Sarkozy, la caduta del Governo Berlusconi è stata in effetti "un colpo di Stato finanziario mascherato", messo in atto con l’apparente necessità di evitare un presunto fallimento. L'obiettivo era destituire un governo democraticamente eletto e sostituirlo con un governo tecnico. Questa strategia è stata attuata in parallelo anche in Grecia, con le dimissioni del primo ministro socialista Giorgos Papandreu.
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Monti, Draghi e Berlusconi |
L'ex presidente francese spiega che fu proprio l’azione della Deutsche Bank e della BCE, con la regia dell’asse franco-tedesco, a causare l’aumento dello spread. Le manovre finanziarie aumentarono il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, aumentando cosi artificiosamente lo spread. Queste azioni erano volte a imporre le politiche neoliberiste d’austerità all’Italia e a rallentare lo sviluppo economico del Paese. Sarkozy ammette che le manovre franco-tedesche causarono l’aumento dello spread e le pressioni politiche portarono alle dimissioni di Berlusconi.
La classe politica italiana non fu unita nella resistenza contro questa azione esterna, ma appoggiò l'Eliseo, dando adito al piano dell’ex governatrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e dell’ex presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, entrambi francesi.
Il golpe finanziario avvenuto nel 2011 ha messo in luce il livello di sottomissione e dipendenza dell'Italia dalla Troika ed è stato l'esempio di come il capitalismo-finanza influenzi il destino dei governi democraticamente eletti e metta a rischio i processi democratici all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea.
16 settembre 2023
Il Grillo Parlante
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