La palazzina della vergogna
Negli anni Duemila i responsabili locali dell'Ilva verranno condannati dal Tribunale per violenza privata ai danni dei lavoratori.
Questa pellicola, recitata in buona parte in dialetto tarantino con i sottotitoli in italiano, impreziosita dalle musiche di Diodato, segna il grande ritorno del cinema italiano sul tema del lavoro, non a caso quasi del tutto assente dagli anni Ottanta dello scorso secolo. Strizza l'occhio un po' al cinema civile degli anni Settanta di Elio Petri e Gian Maria Volonté. A differenza di quei tempi, però, il protagonista, corrotto da una società mutata, non prende coscienza della situazione e, anzi, intende sfruttare la visibilità mediatica per arricchirsi come ospite al Maurizio Costanzo Show. Questo rimane un film imperdibile e veramente strabiliante per un regista alla sua prima opera!
14 dicembre 2023
Franco Manzin
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