Sempre dalla parte sbagliata!
Napolitano fu un uomo di grande coerenza morale: dal giorno, in cui i Sovietici schiacciarono la rivolta ungherese, militò sempre dalla parte sbagliata (malvagia) della storia! A salvarlo, quindi, non sarà il grande liquidatore della Chiesa, il suo "confratello" Bergoglio, che, in camera ardente, davanti alla salma non ha neppure voluto fare il Segno della Croce!
E ancor meno potrà aiutarlo Mattarella, intorno al quale la legge mi impedisce di esprimere il mio pensiero! Meglio, inoltre, sarebbe stato per Napolitano non ricevere l'omaggio del sinistro Macron, la cui lode sembra preludere all'apertura delle Porte dell'Inferno, di cui quelle di Rodin, presentate due anni fa in Quirinale, furono unicamente un anticipo della retribuzione che spetterà ai lanzichenecchi della politica italiana.
A nulla, infine, serviranno gli applausi delle prediche del Parlamento e dei Media, perché per tali personaggi vale ancora quanto disse Virgilio a Dante: "Non ragionare di lor, ma guarda e passa".
Cosa resterà quindi "in mano" al grande Presidente, che servì prima la UE, poi l'Italia? Molte miserie morali!
Miserie come l'appoggio dato alla stagione di morte e di violenza portata da Inglesi, Francesi e Americani, in Terra di Libia! Come la riduzione all'insignificanza della Democrazia Italiana, con la promozione del Governo Monti, voluto dai golpisti franco-tedeschi! Rimarrà la censura del pronunciamento salva vita del Parlamento Italiano sul caso della giovane Englaro!
E resterà il suo cieco sostegno alla UE, cioè all'opprimente istituzione che il grande dissidente russo Vladimir Bukovsky definì la nuova Unione Sovietica!
Potrei continuare, ma, quanto ho elencato, penso che sia più che sufficiente per staccare un biglietto di sola andata per l'inferno!
E su questa terra resterà unicamente il ricordo di un gelido funerale di stampo ottocentesco, perché gli onori di questi giorni passeranno, come passa la nuvola d'oppio con cui il mondo celebra i propri miti e i propri servi!
Il Barone Rosso
A completamento della descrizione della vita del personaggio, non va scordato che egli si iscrisse volontariamente negli anni giovanili al Gruppo Universitario Fascista, il cui tesseramento non era obbligatorio, prima di diventare un alto esponente del Partito Comunista Italiano.
Franco Manzin
1 ottobre 2023
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