13 maggio 2023: le vacanze romane di Zelensky. Il giorno della vergogna


    Improvvisa e segreta, come si addice ai terroristi ed ai superlatitanti, la visita di Zelensky a Roma. Sì presenta con il solito costume di scena in stile militare; sulla felpa la spada ed il tridente dell'OUN, l'esercito nazionalista ucraino di ideologia fascista, anticomunista e anti-russa guidato da Stepan Bandera.
     L'attore, che recita il ruolo tragicomico di presidente ucraino, è stato accolto come una star e ha incontrato le maggiori cariche istituzionali del Paese ed il Papa. Giorgia Meloni e Sergio Mattarella hanno ribadito l'incrollabile sostegno dell'Italia a Kiev, come è loro richiesto dalle alleanze internazionali che vede il nostro Paese al traino di Washington.
    Poi lo squallido passaggio televisivo dal salotto di Bruno Vespa, allestito in "via eccezionale", data l'importanza dell'ospite,all'Altare della Patria, il luogo più simbolico del nostro Paese. La TV pubblica ha mostrato il servilismo dei giornalai marchettari italiani: Maggioni, Mentana, De Bellis, Porro, Molinari, Tamburini, De Bortoli, che, seduti al cospetto del comico, hanno ascoltato con la dovuta referenza le sue deliranti esternazioni.
    Come rimpiango la Prima Repubblica. Avevamo politici di spessore che, per quanto rubassero (molto meno rispetto ad oggi), facevano anche gli interessi del Paese dando, quando possibile, gomitate ai poteri occulti che da più di 30 anni stanno devastando l'Italia. Quei politici, a differenza degli attuali, non avrebbero mai acconsentito allo scempio di cui oggi siamo stati colpevoli testimoni.
    Il 2 giugno non c'è nulla da festeggiare; festeggeremo quando avremo la forza ed il coraggio di spezzare le catene che ci legano ai poteri extra nazionali.
 
 
16 maggio 2023
 
Il Grillo Parlante

Commenti

Post popolari in questo blog

L' ovo-scempio

Venerdì 26 aprile 2024 ore 18.00: documentario su Gaza e Fulvio Grimaldi in collegamento.