Maestra punita: la scuola vieta di pregare cristianamente, ma si piega al Ramadan

    Ha fatto scalpore la vicenda della maestra di Nuoro sospesa dal lavoro non perché indisciplinata, ma perché colpevole di aver recitato con gli alunni un' Ave Maria e un Padre Nostro.

     Marisa Francescangeli, 58 anni e 30 anni di servizio nella scuola statale, lo scorso dicembre, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie, ha realizzato con gli alunni una coroncina del S. Rosario e recitato con loro un' Ave Maria e un Padre Nostro. Due mamme hanno vivacemente protestato, rivendicando la "laicità della scuola", ignorando che la laicità non esclude di professare una fede, ma la contempla. Il preside, invece di schierarsi dalla parte dell'insegnante, l'ha costretta a scusarsi davanti ai genitori, cosa che è avvenuta pochi giorni dopo. La vicenda non si è conclusa con le scuse: all'inizio di aprile la Francescangeli si è vista recapitare una lettera dall'ufficio scolastico provinciale con la quale veniva informata della sospensione dalle lezioni e della decurtazione dello stipendio. A determinare il provvedimento disciplinare sono state le proteste di due mamme, mentre la quasi totalità dei genitori ha manifestato la propria solidarietà dell'insegnante, ma non è bastato. La prevaricazione di una minoranza aggressiva ha avuto la meglio su una maggioranza silenziosa, che è stata umiliata assieme alla maestra. L'opposto succede tutte le volte che una minoranza si infiltra nelle scuole per "indottrinare" i ragazzi per propagandare le teorie gender. I genitori e gli insegnanti che si oppongono vengono ignorati dai presidi, le loro rimostranze silenziate, anzi vengono accusati di non essere inclusivi

 


    Mentre la maestra veniva sanzionata, nell'Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze, veniva allestita un'aula per consentire agli studenti islamici di pregare. In questo caso l'istituto è stato lodato perché inclusivo e senza pregiudizi. Nessun ateo ha protestato, nessun genitore cristiano si è lamentato; se l'avessero fatto, avrei immaginato la risposta del preside: "La scuola è laica, ma anche includente". 

 


    È grave che si punisca severamente chi prega, mentre iniziative moralmente discutibili vengono imposte senza obiezioni da parte delle istituzioni e della stampa. 

 

12 aprile 2023 

 

Dario Armeroli

Commenti

Post popolari in questo blog

L' ovo-scempio

Venerdì 26 aprile 2024 ore 18.00: documentario su Gaza e Fulvio Grimaldi in collegamento.