Le tecniche di manipolazione mediatica

    È sotto gli occhi di tutti che TV, giornali e social media, hanno il potere di rendere una notizia più o meno importante, accendendo o spegnendo i riflettori a piacere, creando sdegno o commozione, esaltando o smontando un fatto.

     Le tecniche di manipolazione mediatica di massa sono state studiate da Noam Chomsky (ved. foto sopra), filosofo e saggista statunitense tuttora vivente, che ha elaborato un decalogo delle strategie messe in atto dai media e dai governi per manipolare le menti delle masse. Tra le armi più potenti di manipolazione vi é la distrazione, grazie alla quale i media spostano l'attenzione del pubblico dai temi importanti e caldi verso comunicazioni più innocue e prive di contenuti.

     Chomsky afferma che la distrazione consiste "nel deviare l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o delle inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. È anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nell'ambito della scienza, dell'economia, della psicologia". Programmi di varietà, dibattiti televisivi, reality, sono tutti strumenti necessari a manipolare le nostre coscienze e a canalizzare la nostra attenzione. In questo modo le nostre menti vengono "drogate" sistematicamente e consapevolmente dai vari detentori del potere, che ci lasciano così in balia di confusione, ammaliamento, mescolamento tra realtà e fantasia, evidenza e illusione.

     Non è un caso che pochissimi sappiano perché nasce il debito pubblico, ma moltissimi sanno chi ha vinto il Grande Fratello.

 

 


7 marzo 2023

 

Dario Armaroli

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