La Meloni vince per abbandono degli elettori
Hanno votato solo 4 su 10; record storico, ma annunciato. Se l'invio di armi in Ucraina viene deciso a Washington e non in Italia, se le politiche fiscali ed economiche vengono stabilite a Bruxelles e quelle che riguardano il nostro futuro sono stabilite dalla UE a spese nostre, gli italiani si sentono presi in giro e si domandano che senso abbia votare se poi il loro parere non ha alcun valore. Partiti fantasma che si comportano come se gli Italiani non esistessero, e che ancora seguitano a genuflettersi di fronte a poteri stranieri, dalla tecnocrazia UE ai signori della guerra.
La sentenza degli elettori suona inappellabile: adesso l'astensionismo è maggioritario e dilagante. Un sonoro ceffone rifilato alla casta di maggiordomi che ha imposto l'imbarazzante Zelensky a Sanremo, nonostante tutti i sondaggi dicessero che gli italiani non apprezzano la guerra contro la Russia. Adesso godetevi il deserto delle urne.
La nostra democrazia è in coma profondo, non da oggi. Il cancro è ormai da tempo allo stadio di metastasi. È in caduta libera il residuo patto di fiducia che ancora legava i cittadini alle istituzioni prima del cataclisma politico chiamato Covid. Italiani rinchiusi in casa per mesi, poi costretti alla libertà vigilata e condizionata dal green pass, menzogne a cascata. E ora? Non volete la guerra Nato contro Russia? Ve la imponiamo, Iva inclusa a partire da benzina e bollette.
Se siamo caduti così' in basso, è perché negli ultimi 30 anni è mancata la politica, grazie a partiti ridotti a passacarte, esecutori di ordini superiori sovranazionali. La classe politica non lo vuole ammettere, ma non rappresenta e decide per i cittadini; più che gli elettori, il mea culpa lo dovrebbero recitare i politici.
16 febbraio 2023
Dario Armaroli
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