Senza vergogna

 


    Recentemente Giorgia Meloni ha detto che: “Per capire come stanno gli Ucraini, chiederei a tutti gli Italiani di spegnere un’ora al giorno tutta l’energia di cui dispongono, per capire cosa significa avere persone che difendono la libertà e l’amore di patria”. 

    Con il dovuto rispetto per le sofferenze e i sacrifici di un popolo che si è trovato invischiato nei giochi geopolitici orditi sulla sua pelle da altri, le domandiamo se tale immedesimazione valeva anche per i Serbi, i Libici e gli Iracheni oppure, se ragioniamo, come sempre accade, per categorie di bombe: quelle buone, occidentali (americane), e quelle cattive, di tutti gli altri. 

     Lei onorevole, per capire le sofferenze ed i sacrifici che il popolo italiano deve affrontare a causa di una crisi economica senza precedenti, di cui conosciamo i responsabili, dovrebbe guadagnare 1200 € al mese, vivere con una pensione di 500 € o abitare in un container come, gli abitanti di Amatrice da ormai 6 anni. 

    Quando questa signora in tuta mimetica o un suo ministro ci parlano di austerità e di risorse economiche scarse, pensiamo ai 70 milioni di € al giorno che l'Italia spende per gli armamenti, cifra in costante aumento. Oppure pensiamo ai milioni di € che il Governo darà alle società di calcio indebitate per salvare la serie A. Le cose davvero importanti vanno protette e tutelate ad ogni costo.

     E i terremotati, i poveri? Poco importa: i primi possono passare un altro inverno al freddo e i poveri morire in silenzio, con la soddisfazione di poter condividere le proprie sofferenze con il popolo ucraino. 

26 dicembre 2022

 

Dario Armaroli

 

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