La pineta di Cattinara
Cattinara è un paesino nei dintorni di Trieste, abitato fino alla metà del Novecento perlopiù da contadini e allevatori di lingua slovena. Dal villaggio gli armenti venivano condotti al pascolo sull’altipiano carsico attraverso la celebre “Scala delle Vacche”, un sentiero che parte ancora dalla Chiusa di S. Giuseppe, il valico che separa la Valle di Longera dalla Val Rosandra e dalla Valle di Rozzol. Nel 1791 vi fu istituita la prima scuola elementare da parte dei chierici e cappellani locali, pochi anni dopo la costruzione della chiesa.
Nel 1964-65 si elaborò il progetto, incaricato allo studio Semerani-Tamaro, di un nuovo complesso ospedaliero, proprio sul colle di Cattinara. L’edificazione ebbe parecchie difficoltà di varia natura, tra cui la continua mancanza di fondi, la penuria di reperimento di personale sanitario e la questione della staticità delle due imponenti torri su un’altura flyschoide – tema alquanto rilevante dopo il terremoto del Friuli del 1976.
Con il recente piano di trasferimento dell’ Ospedale Infantile Burlo Garofolo in un nuovo fabbricato al posto del parcheggio dei dipendenti dell’ Ospedale di Cattinara, verrebbero abbattuti quasi tutte le centinaia di alberi della residua pineta dell’abitato, più altre essenze già esistenti nell’area del parcheggio. Questo polmone verde, costituito soprattutto da pini neri piantati negli ultimi decenni dell’Impero Austro-Ungarico nell’ambito delle vaste opere di rimboschimento dei crinali attorno alla città di Trieste, rappresenta l’unico verde di vicinato per la popolazione residente, in una zona già segnata dalla Grande Viabilità. Questi lavori edili pluriennali stanno già apportando traffico e, di conseguenza, inquinamento atmosferico ed acustico.
In opposizione a questo devastante progetto, purtroppo già avviato, si è formato un Comitato Spontaneo, il cui portavoce è Paolo Radivo, un giornalista e storico dalla passata militanza sia tra i radicali che tra gli indipendentisti. Al comitato si sono uniti alcuni esponenti locali di centro-sinistra ed esponenti di associazioni ambientaliste. Questo sodalizio mira principalmente alla salvaguardia della succitata pineta dalla costruzione del parcheggio e a lasciare la struttura ospedaliera Burlo Garofolo presso l’attuale sede di Via dell’Istria, favorendone l’ampliamento “secondo i più moderni parametri”.
La Sezione di Trieste di Ancora Italia esprime il suo appoggio al Comitato Spontaneo di Cattinara, nella consapevolezza che un ulteriore inutile consumo del suolo, in un territorio già densamente antropizzato, possa nuocere ad un ecosistema già fragile. La recente frana di Casamicciola ad Ischia dovrebbe insegnare qualcosa.
28 novembre 2022
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