La nuova biblioteca nel Quadrilatero di Melara

La nuova biblioteca nel Quadrilatero di Melara

    Si apprende da Il Piccolo del 10 dicembre 2022 dell’inaugurazione della nuova biblioteca comunale nel Quadrilatero di Melara a Trieste. Questa nuova struttura è dedicata a Lina Marii Marinelli, nata a L’Aquila  nel 2014 e morta a Trieste nel 2000, dove ha vissuto gran parte della sua vita, dedicandosi all’attività di formazione dei più piccoli, coinvolgendo pure i loro genitori. Succitata biblioteca ospita finora oltre 7000 libri e sta già avviando collaborazioni con le realtà educative della zona, come l’ Istituto Comprensivo Iqbal Masih e il Ricreatorio Comunale Anna Frank.

 



    Dopo avere varcato la soglia della biblioteca, si viene accolti dal gentilissimo personale sorridente.



Per la lettura sono disponibili delle comode avvolgenti poltroncine verdi, che ricordano la celebre poltrona “sacco” del rag. Giandomenico Fracchia, interpretato alla televisione e al cinema dall’indimenticabile attore Paolo Villaggio. Questo singolare gioiello d’arredo era stato ideato nel 1968 dal trio italiano di designer Gatti, Paolini e Teodoro. Al piano superiore della biblioteca eccelle un’area per l’infanzia, raggiungibile con un elevatore pure dagli utenti disabili,
dove i bimbi possono trascorrere il loro tempo anche giocando.






    Questo nuovo servizio al cittadino si aggiunge ad altre iniziative in loco, come la Microarea e numerosi circoli ricreativi.
Tutto questo avviene un contesto sociale non sempre facile.



   
    Il Quadrilatero di Melara, progettato dallo studio di architettura Carlo Celli e Dario Tognon, fu costruito tra il 1969 ed il 1982, su chiara ispirazione delle cosiddette Unités d'Habitation, ideate dallo svizzero Le Courbusier, nello stile “brutalista” dell’epoca, da “béton brut”, cemento a vista in francese. Questo complesso periferico di edilizia popolare doveva diventare una sorta di cittadella autonoma, con i corridoi interni lunghi 




come strade. A causa della esigua redditività, di onerosi canoni di locazione e di vandalismi, sono rimasti ben pochi esercizi commerciali. Per questo, il comprensorio assunse a suo tempo il nomignolo di “Alcatraz”.
    La Sezione di Trieste di Ancora Italia dà, quindi, il suo benvenuto alla nuova biblioteca di Melara, nell’ottica di un rilancio culturale di  un’area dal profilo sociale spesso problematico.


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