Il vizio totale dell'ingiustizia

Una notizia che in questo periodo ha suscitato scalpore nella cronaca locale, e non solo, è stata l’assoluzione di Stephan Meran, l’autore del duplice omicidio presso la Questura di Trieste degli agenti di polizia Matteo Demenego e Pierluigi Rotta al 4 ottobre 2019. L’ assassino dovrà semplicemente scontare 30 anni in una Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). La motivazione della sentenza è stata causata dal “vizio totale di mente” da parte del “non imputabile” . Le spese processuali rimangono a carico delle famiglie delle vittime, dove alla tragedia si somma pure la beffa. A questo proposito Ancora Italia ha manifestato la sua solidarietà nei confronti dei parenti stretti dei cosiddetti “Figli delle Stelle”, come si amavano definire i due poveri poliziotti per una vecchia canzone di Alan Sorrenti, da loro ascoltata durante i turni notturni Pene oggettivamente lievi per reati importanti non evitano la possibilità che questi possano nuovamente verificarsi. E’ il caso del del delitto di Udine, evidenziato in articolo de “Il Piccolo” del 9 maggio scorso, dove Vincenzo Paglialonga, 41 anni, costretto agli arresti domiciliari, è fortemente accusato di essersi macchiato dell’uccisione di Lauretta Toffoli, che abitava nel medesimo palazzo. Provvedimenti giudiziari dubbi o addirittura errati sono rimasti nella storia italiana. Ricordiamo tutti Elvo Zornitta, additato come l’ Unabomber degli attentati esplosivi in Friuli e Veneto negli anni Novanta e Duemila, arrestato e liberato solo dopo un’accertata falsificazione di prove, con conseguenze ancora pesantissime sul lavoro, sulla salute e sugli affetti del perseguitato. Il caso emblematico di un giudizio errato rimane quello ai danni di Enzo Tortora, arrestato nel 1983, imprigionato e condannato nel 1985, prima di essere scagionato nel 1986 . La malattia psicosomatica che colpisce il celebre presentatore a causa della rabbia per la sua innocenza, lo porta alla morte. Felice Di Persia, uno dei due procuratori che emettono la sentenza in primo grado con dieci anni di reclusione per Enzo Tortora, viene poi addirittura promosso a membro del Consiglio Superiore della Magistratura pochi anni dopo . Un cambiamento dell’assetto politico nazionale con la discesa in campo di Ancora Italia può sicuramente fornire un beneficio anche al sistema giudiziario, che deve tornare ad essere un riferimento morale per il cittadino, sempre più disilluso ed impotente dinanzi a simili palesi ingiustizie.
11 maggio 2022

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