Fedriga e le radici dell' odio
Apprendiamo dalle notizie di questi giorni
che un cinquantacinquenne milanese è
indagato dalla Procura di Trieste per avere
inviato minacce ed ingiurie al Governatore
del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano
Fedriga durante l’autunno del 2021.
Episodi di questo tipo non appaiono
giustificabili, ma, se non contestualizziamo
il periodo in cui questi fatti sono accaduti,
non riusciremo mai a capire il rapporto di
causa-effetto che li contraddistinguono.
Nel marzo 2019 il Governatore viene
ricoverato in ospedale a causa della
varicella. In quel caso, essendo contro la
imposizione dei vaccini, anche molto più
sperimentati degli attuali sieri anti-covid,
viene accusato di essere un “no-vax”. Sulla
sua pagina Facebook del 19 marzo 2019 si
legge testualmente “ Questa setta di
invasati che seguono Burioni non hanno
nemmeno letto le mie
interviste....Purtroppo questa gentaglia
che si spaccia quale “difensore dellascienza” sono una setta di invasati che
augurano il male alle persone. #poveretti”
Massimiliano Fedriga
15 marzo 2019 ·
Sto leggendo una serie di commenti su Twitter di fenomeni festeggianti perché sono stato ricoverato: affermano che sarei un #Novax. Questa setta di invasati che seguono Burioni non hanno nemmeno letto le mie interviste. Ho sempre detto che sono a favore dei vaccini e per raggiungere il risultato è necessaria un’alleanza con le famiglie non l’imposizione. Hanno perfino detto che avrei preso la varicella dai miei figli, non sapendo nemmeno che i miei figli sono vaccinati (come ho dichiarato in più interviste).
Purtroppo questa gentaglia che si spaccia quale “difensore della scienza” sono una setta di invasati che augurano il male alle persone. #poveretti
Qui vi posto i tweet con i nomi di questi poveretti così iniziamo a dire chi sono.
Ps: ovviamente tali commenti non sono riferiti a tutti coloro che seguono Burioni, ma a quella parte (evidentemente consistente) che minaccia, augura malattie...
La musica cambia nel 2021 con l’arrivo dei
“salvifici vaccini” anti-covid. Dopo qualche
perplessità iniziale manifestata in seguito
al tristemente celebre discorso di Mario
Draghi “Non ti vaccini. Ti ammali. Muori.”
del 22 luglio 2021, il sig. Fedriga sostiene
sempre di più la necessità del green pass,
ossia dello strumento che dovrebbe
prevenire il contagio del coronavirus.
Si arriva così all’infuocata conferenza
stampa del 1. novembre 2021, quando il
nostro Max, palesemente nervoso, afferma
“Basta idiozie: la gente non si cura perché
qualche pagliaccio va sui social a dire
menzogne. Il vaccino c’è, funziona e ha
pochissime controindicazioni”,
scagliandosi contro i cortei di chi rifiuta
l’imposizione del vaccino, pena la
negazione del lavoro e della vita sociale in
generale.
Alcune restrizioni contro i non vaccinati
vengono prese addirittura prima del
Consiglio dei Ministri e, ai primi didicembre 2021, il nostro protagonista
ricorre alla scorta.
Al 2 febbraio 2022 “l’immunizzato” Fedriga
si ammala di covid, nonostante le tre dosi
inoculate.
Al 13 giugno 2022 il Governatore rivendica
con orgoglio la decisione della Conferenza
delle Regioni del super green pass.
Una decisione che ha penalizzato molte
attività economiche aperte al pubblico, ha
leso i diritti naturali dei cittadini e ha
tenuto migliaia di sanitari senza stipendio
fino a pochi giorni or sono.
Le recentissime dichiarazioni del 12
ottobre 2022 della Pfizer al Parlamento
Europeo sul fatto che gli pseudo-vaccini
anti-covid non sono mai stati testati fa
cadere tutta la struttura del green pass, di
cui il sig. Fedriga rivendica con orgoglio.
Come giustamente scrive Susanna Tamaro
nelle prime pagine del suo ultimo saggio
“Tornare umani”, i politici dovrebbero
chiedere perdono per questi due anni. Esperiamo di vedere tra questi il futuro
candidato leghista alle elezioni regionali.
Come insegna l’ historia magistra vitae, il
male genera sempre il male!
20 novembre 2022
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